LE FASHION BLOGGER: COSA NON SONO

LE FASHION BLOGGER: COSA NON SONO

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Ieri sera alla Virgin mi dicono: “No, non entri perché non hai il certificato”. Certo, se mi avverti che è scaduto venerdì, a meno che i dottori non lavorino nel week end per me che sono bellina, il certificato non ce l’ho no. E così non mi hanno fatto varcare la soglia dei tornelli, tipo un ultras a cui è vietato l’accesso allo stadio perché ha dato fuoco ad un seggiolino – di plastica -. Della serie “come perdere una cliente affezionata/che non ha mai rotto i coglioni/che paga”. E da buona rompiballe quale sono ho già fatto le mie lamentele via mail/Twitter e Facebook, con risposta di scuse (meno male, era il minimo).

Insomma ieri sera avevo proprio voglia, anzi impellente bisogno, di nuotare sostanzialmente per tre motivi:
Il primo è che quando nuoto trovo sempre, e dico sempre, un’ispirazione giusta.
Il secondo è che sono in previsione degli importanti cambiamenti nella mia vita, mi spettano decisioni da prendere.
Il terzo è che sono stanca. Stufa e amareggiata, sfiancata di spiegare alla gente, digital PR compresi, chi siano le fashion blogger e cosa facciano. Stanca di constatare la poracceria di quelle che non vogliono farsi chiamare fashion blogger, quando sono le prime a scrivere sui loro About che “Vogue è la mia Bibbia”, e che poi non si occupano certo di ovicoltura o filologia romanza. Ma no, non sono fashion blogger (perchè sono solo sfigate). Stanca di essere presa per la fashion blogger che “tanto basta il regalino, te mi fai il post alla Ieri sono stata, era tutto bellissimo e siamo tutti contenti”. Stanca di far capire che le blogger non sono tutte uguali, hanno target, linguaggi e linee editoriali (se esistono) diverse. Stanca perché non è che nessuno capisce, è che tutti fingono di aver le orecchie zeppe di cerume, ostinandosi a non volermi vedere come la farmacista di turno che non solo glie le stapperebbe ma forse forse glie le renderebbe fin troppo sensibili. Stanca di fare ordine nel caos.
Quindi ho deciso di dire cosa non sono le fashion blogger (N.B. fashion blogger come le intendo io e come dovrebbero essere), magari andando per esclusione, così per tutti voi che non ce la fate, potete finalmente trarre le vostre conclusioni su noiattre ragazzine e ragazzone sempre armate fino ai denti di Canon e Iphone, assetate di sapere sempre le paroline d’ordine, hashtag e account ufficiali. Fidelio.
“Che ce l’hai un gratta e vinci te?”
“Che ce l’hai un account te?”
Il concetto è quello.

  1. Lo ribadisco a mò di mantra, le fashion blogger non sono solo bimbeminkia che passano giornate alla ricerca del cupcake perfetto da istangrammare. Che tanto il cupcakes, all’epoca erano i macarons, è sempre fonte di like sicuri. Instagrammiamo anche altro, a parte piedi e unghie colorate. Tipo abiti, gioielli, parenti… come tutte le persone normali, anche non fashion blogger.
  2. Le fashion blogger non sono bamboline che fanno la pipì se si emozionano per il regalino ricevuto, e fanno il ruttino quando accanto al regalino gli ci aggiungi un secondo cadeaux non previsto. Non per questo sono tenute a fare un post con degli -issimi in più.
  3. Non sono robot che inviti con il tranello del “Avrai una maglia in omaggio a scelta” (che già è un’incommensurabile poracceria), le spari davanti ad un tabellone logato di cartone e poi gli regali delle magliette di merda con lo scollo a V e il logo grosso quanto tutte e due le tette di Valeria Marini. Poi, non era a scelta il regalino?
  4. Non sono scemotte che le fai contente se gli organizzi un viaggio a gratis della speranza, con orari assurdi, alberghi che te lo spiego e il tempo di mangiare zero perché figuratevi se le fashion blogger mangiano. Io sì.
  5. Non sono né meno, né più della stampa tradizionale, sono due cose diverse. Piazzare le blogger in hotel a zero stelle o invitarle ad un evento in cui nessuno le caga di striscio a scapito delle “colleghe” giornaliste è semplicemente roba da matti.
  6. Non sono quelle che chiami all’inaugurazione di uno showroom e poi gli chiedi “Ma come, non fai un post sugli illustri ospiti? (alla meglio sono guest tipo Barbara D’Urso). Io non faccio post sugli illustri ospiti, non faccio foto con la Velona, ci pensa Alfonso Signorini a quello, e poi non è che devo fare i post anche quando vado al cesso e poi ci torno e ci ritorno ancora. La cacca è affar mio.
  7. Non siamo palline rimbalzine, non possiamo sempre dire sì.
  8. Non siamo marchettare, se il marchio non ci piace e anche se ci sono dei soldi, se è no è no. Per lo meno io.
  9. Non siamo delle deficienti a cui mandare una mail al giorno per un evento tra due mesi. Trentuno per due fa sessantaquattro mail per un evento al sessantaquattresimo giorno. Dicesi spam.
  10. Non siamo quelle che accettiamo sempre e comunque “collaborazioni a gratis” per la visibilità. Perché non mi vedi? Non sono manco così magrina.
  11. Non siamo quelle che accettiamo collaborazioni per due euro a pezzo. Meglio gratis (per la propria dignità).
  12. Non siamo quelle che scriviamo di quei gioielli di merda di fimo solo perché tu PR con la mail ciliegina82 ci fai uno stalker quotidiano. Signore dacci il pane ma non lo stalker quotidiano per favore.
  13. Non siamo quelle che veniamo in Sicilia domani per un evento che organizzi il giorno prima. “Ti invito domani a Mazzara del Vallo”. Grazie e figli maschi, io sto a Milano centro oggi, domani idem.
  14. Non siamo quelle che per forza “wow” qualsiasi cosa. Siamo più credibili se critichiamo con intelligenza.
  15. Non siamo solo blogger, ma abbiamo altri lavori, quindi regolatevi di conseguenza.
  16. Le fashion blogger non sono sticazzi blogger. Le cappe da cucina potrebbero anche non interessarci. Punto
  17. Le fashion blogger con i pantaloni fluo e le maglie di lurex non sono da accostare a quelle con le gonne di seta e le camicette abbottonate. E’ evidente che abbiamo dei pubblici diversi, no?
  18. Non sono quelle che se inviti ad un evento con un fotografo aspettandosi delle foto dove magari ci sono anche loro, e poi invece ops, non ci sono perché “l’attenzione del fotografo” si è focalizzata “altrove”, sulle fashion blogger, o giornaliste, più importanti. La prossima volta se vengo, mi presento in tuta e con le scarpe rotte, tanto…
  19. Non sono tutte in grado di fare un discorso che non contenga nella stessa frase almeno le parole borchie, Prada e top. Non sono tutte così open mind, è vero.
  20. Non sono afone, né stordite (a parte me), quindi quando vedono o “sentono dire che” ad una collega sono arrivati dodici smalti X, mentre a loro zero, è normale che si chiedano “Perché?”. Ci spingono per forza a giocare all’asilo Mariuccia.
  21. Non sono più quelle che hanno voglia di perdere tempo ad interpretare mail senza un oggetto compiuto e senza un soggetto con un verbo al futuro quando dovrebbe essere al presente.
  22. Non sono frequentatrici delle scuole elementari, trattatele da grandi.

Quando scrivo di pancia, lo sapete, non sto attenta a persone, errori e verbi. Ribadisco, tutto ciò che ho scritto si riferisce al concetto che io ho di fashion blogger, nel senso letterale, non in quello comune, che ha anche come sinonimo “rincoglionita”.
Detto ciò, io continuo ad osservare, a farmi sempre più i fatti miei, ad amare ciò che faccio, a scrivere, e quando vedrò qualcuno, eccome se ne vedrò, che mi tratterà in una o più delle maniera sopra citate, sarà mia preoccupazione stampargli questo misero post e donarglielo. E’ pure Natale tra poco.

Comments are closed.
  1. Guapita Tondita

    6 December 2012 at 10:16

    Io nuoto sempre un sacco, da 13 anni e non mi piacciono i macarons, e nemmeno il rosa confetto. Odio il fluo sotto il cardigan con i bottoncioni (sempre perchè non ci limona bene) e vedo tanta cacchina profumata e borchiata allovertheworld!ti bacio, geniale as usual

  2. Ilenia Colasante

    6 December 2012 at 10:21

    lucia for president!!! ahahahh, salvo questo post e lo giro all’occorrenza!!! grazieeee!

  3. Dario Styling

    6 December 2012 at 10:23

    Post meraviglioso, da leggere mandare a memoria.
    Mai pensato di scrivere un libro o ancora meglio, fare un corso 😉 per spiegare queste cose alle Pr varie!
    Scherzi a parte, pr e company devono darsi una svegliata che le fashion blogger non sono piu’ quelle degli albori ma delle professioniste a tutto tondo ( come le intendiamo noi.

    XD

  4. kcomekarolina

    6 December 2012 at 10:27

    ti adoro per questo post! dovrebbe essere stampato sui grandi poster , letto al tg e mandato via email a tutti i “pr”!!!
    BRAVISSIMA

  5. alessandra maggiore

    6 December 2012 at 10:31
  6. Chiara Zappacenere

    6 December 2012 at 10:31

    Io quelle oche bimbeminkia che sanno solo fotografarsi con roba da smarchettare, per le quali è tutto “amazing, wow, yummi!” (e sono commenti veri, purtroppo, fatti alle foto di alcune di queste decerebrate) e non sanno nemmeno mettere due parole in fila mi rifiuto di chiamarle “Fashion Blogger”, ho coniato il termine “Outfit Blogger” che credo sia molto più azzeccato…

  7. LaDivaDelleCurve

    6 December 2012 at 10:41

    haha non posso non commentare questo post che mi toglie molte parole di bocca e altrettanti pensieri dalla testa! Vedo anche chi è convinto che basti aprire un blog, non importa come, e automaticamente lo fai di mestiere (non si sa chi ti paghi, perché loro che lo pensano certo non hanno nessuna intenzione di farlo hihi)… Io aggiungerei che le blogger non sono le depositarie dello spam di pseudo neo-blogger convinte che sia la via per il nirvana. Orrimi spunti!

  8. non sono una fashion blogger ma m’è capitato (per fortuna!) di scovare il tuo blog!
    divertente, allegro ma anche estremamente interessante. complimenti!

  9. Lorenzo Bises

    6 December 2012 at 11:00

    Hai reso l’idea e credo che nessuno potrebbe metterti in una di quelle non-categorie, la tua professionalità si evince anche solo in una foto e nell’entusiasmo che metti in un marchio sconosciuto piuttosto che in uno molto noto.
    Continua così che farai strada, ne sono certo.
    Ti ho scritto un messaggio, non so se l’hai ricevuto su fb, spero di non aver fatto o detto nulla che ti ha infastidito, non mi hai risposto, magari non ti è arrivato!

    baci

    L.

  10. Francesco Balestri

    6 December 2012 at 11:16

    Mi fa piacere che ogni tanto qualcuno cerca di riportare le cose al loro posto. E con questo vorrei rispondere anche a quanto detto da Dario.
    Sposo totalmente la tua filosofia Lucy, io stesso sono uno di quelli a cui mandano millemila mail per eventi del cavolo (tipo la presentazione del nuovo accessorio del gabinetto), eventi che si trovano dall’altra parte dell’Italia a cui non andrò mai. Come hai detto tu, abbiamo anche un lavoro da portare avanti, e non è che posso dire alla mia responsabile “sai mi hanno invitato a un avento per la presentazione di uno sturalavandini firmato dior quindi domani non vengo” perchè mi ritrovo col culo per terra tempo due.
    E’ anche vero però che se questi digital pr mandano tutte ste mail vuol dire che qualcuno in questi posti ci va. Quindi ok che i blogger sono cambiati e qualcuno si distingue per stile e originalità di idee, ma ci sono anche tutti quelli che vanno in visibilio se per la glossybox oppure lo smaltino che costerò 3 euro. E questo mi dispiace perchè quando si accettano cose del genere primo si fa pubblicità a prodotti per il 99% scadenti, secondo snaturiamo il fatto di poter dire la nostra in modo del tutto sincero. Siccome ci hanno regalato una cosa allora dobbiamo parlarne bene per forza. Ma chi l’ha detto? Ok tu mi mandi la tua magliettina, ma se io la vedo e fa schifo o mi sta da schifo perchè io ti avevo chiesto una S e tu mi mandi una M e addosso mi sta come la vestaglia di nonna col cavolo che mi faccio delle foto con quella.
    Anche se blogger ho una dignità e anche se i lettori preferisco la loro sincerità a tutte quelle blogger che hanno mille follower che gli dicono che sono fighe abbestia.

    Detto fra noi poi anche le più in voga, e parlo di quelle italiane, sono di una delusione assurda. Non faccio nomi perchè di sicuro sono note anche a te. Quelle che hanno cominciato in sordina proponendo post originali o anche post di outfit perima davano consigli validi o mostravano uno stile ricercato. Adesso si sono sputtanate tutte e ogni giorno son li a dire “Ieri ti ho fatto vedere il mio outfit del giorno passa a vedere quello di oggi e dimmi cosa ne pensi” mi verrebbe voglia di rispondere..”e chi se ne frega di vedere ogni giorno come sei vestita!” raccontami qualcosa di interessante piuttosto no?

  11. Mariagrazia C.

    6 December 2012 at 11:35

    Ho letto questo post con ingordigia, l’ho divorato in un minuto. Quanta verità e quanta soddisfazione in queste righe. Seguirti, anche se non ti conosco di persona, è sempre un piacere. Un caro saluto da chi spera di essere tra le fashion blogger per come le intendi tu 🙂 Mary

  12. Aurihelen Paiva

    6 December 2012 at 11:46

    Tutti leggono ma pochi commentano… Brava ai Espresso ciò che penso anch’io quando ricevo una o 64 email giornaliere…

    PS: ho visto questo post su la pagina di Veronica Ferraro prima volta che vengo a trovarti e non sarà l’ultima…

  13. Maurizio Biscontini

    6 December 2012 at 11:48

    Il nuovo marketing ha bisogno di idee nuove, idee fresche, idee di rottura, questo post ha tutti questi aspetti.

    Buon lavoro, Maurizio (P.M. Pitsart s.r.l.)

  14. Irene's Closet

    6 December 2012 at 11:52

    Ti adoro!

  15. Bimbi

    6 December 2012 at 13:00

    Semplicemente LOV U <3

  16. Lilli

    6 December 2012 at 13:20

    ahahah:) Mi piace sempre leggerti:) Un bacio Lucia!

  17. Chiara Fua

    6 December 2012 at 13:55

    Di outfit blogger ne conosco a fiumi. Di FINTE fashion blogger pure. Fashion blogger non é fotografare la propria borsa di prada-miumiu-fendi-chanel e pensare che basti questo ad essere denominate tali. Fashion blogger spazia tra mille e piu concetti,a mio parere… tra i tanti,quello di saperla re-interpretare la moda. Perche,scusate,sono brava anche io a comprare le marche sopra citate e piazzarle insieme…. reinventare il proprio concetto di moda fa di te una fashiom blogger… non comprare un capo e piazzartelo addosso per fare la vetrina umana!!

  18. teresa morone

    6 December 2012 at 14:30

    no ma tu sei grande!

  19. Antonia Luzi

    6 December 2012 at 15:06

    I post che scrivi di getto sono quelli che amo di più! Bravissima, mi piaci quando racconti la verità e getti luce su questo mondo che, sebben affascinante, non è fatto di smaltini e macarons!!! Il blogging vero è una cosa vera e non perchè l’accesso a questo tipo di comunicazione sia dato a tutti, democraticamente tutti sono Blogger! Come in ogni cosa occorrono studio e capacità e non basta indossare un bel vestitino. Quello delle markettare, poi, è un discorso a parte…
    Continua così Lucy, ci piaci un casino!!!!

  20. Anonymous

    6 December 2012 at 17:28

    Salve ! Sono quello che segue alla lettera l’elenco. E adoro fare arrabbiare la detentrice di questo blog. Non è così cattiva come sembra…basta un casco, l’armatura e un paio di guardie del corpo per contrastarla. E guarda un po’ mi firmo pure anonimo (altra cosa che la fa inc. di brutto)

  21. TheDollsFactory

    6 December 2012 at 18:48

    23. Le fashion blogger non fanno la PR da discoteca. ‘Porta della gente all’evento mi raccomando’

    24. Ribadisco che non promuovono carte di credito revolving per lo shopping natalizio. Mica sono delle promotrici da volantinaggio.

  22. Mara Solcà

    6 December 2012 at 19:07

    Bellissimo post, sempre bravissima!

  23. arianna

    6 December 2012 at 19:42

    Spesso mi dicono che mi disistimo chiamandomi fashionblogger perchè ho un tesserino in tasca. Ma bisognerebbe far capire che le fashion blogger studiano: applicano i linguaggi dei nuovi media, fanno storytelling digitale, corsi di fotografia, si sforzano di trovare notizie e porle in maniera coerente con il mezzo utilizzato. E si, le blogger si pagano per le collaborazioni. Perchè si chiama lavoro. Tempo destinato a recensire, testare, indossare provare. Che altrmenti potrebbe essere utilizzato per farsi le unghie o che so, leggere un libro. E che stalkerare non serve, se non a far girare le palle e scrivere male o non scrivere affatto. Ma sono anche convinta che l’evoluzione del sistema noi la stiamo facendo dall’interno ed è soltanto una questione di tempo. Ma sperimentare è un grande privilegio, quindi blogger a oltranza.

  24. Anonymous

    6 December 2012 at 20:41

    Bellissimo post,hai scritto bene tutto ciò che è la verità..
    Complimenti..
    Concetta..

  25. Antonella Leone

    6 December 2012 at 23:27

    no vbb ma quanto sono vere le cose che hai scritto?? io mi trovo perfettamente d’accordo e poi quando hai parlato di collaborazioni con cose che davvero sono orribili e con finti regali a scelta con logo ENORME guarda credevo di averlo scritto io il post!!

  26. Tina G.

    8 December 2012 at 22:28

    Finalmente la verità viene a galla. Che sono pure stanca di rispondere a gente che mi chiede: “si, ma tu che fai di preciso?” stocazzo faccio, guarda. Perché nessuno dice di tutte le stronzate di mail che ti arrivano, tipo l’apertura dello store a Napoli (che io sono delle parti di Cortina, per intenderci)a cui dici, dai ok, facciamo lo sforzo e andiamo, così mi faccio anche qualche giorno di vacanza e poi, due giorni prima, con volo e albergo prenotato, ti dicono tranquillamente che l’evento è slittato alla settimana successiva e tu vorresti solo fare una strage. O delle mail che ti chiedono di parlare del calendario di miss italia (cazzomene?) o della nuova fantastica dieta di dr.nonmenefregauncazzo
    Tutto questo per dire: questo post avrei voluto scriverlo io e ti ringrazio per aver finalmente messo le carte in tavola; con la speranza che la gente si svegli.
    Tina

    http://tinagfashionblog.blogspot.it/

  27. Rock'n'Mode

    9 December 2012 at 11:06

    Non è colpa loro…è che non ce la fanno. Proprio non ci arrivano.

    Sempre d’accordo, lo sai *

  28. Fashion Weapon

    20 December 2012 at 16:11

    io ti amo.

  29. Lucrezia (The Shabby Labels)

    25 December 2012 at 7:10

    sai il punto qual è?
    le stesse persone che ti hanno commentato questo post scrivendo “odio quelle che sono tutte un wow!cool!figo!” sono:
    A) le blogger stesse che attuano questo comportamento
    B) le commentatrici seriali che qui da te scrivono di non sopportarle poi vanno sui loro blog a idolatrarle.

    E non sto parlando di Chiara, sto parlando di bloggerine serie Z che ricevendo cotanta approvazione per la loro povertà mentale -e verbale- pensano anche di essere chissà chi.

  30. Anonymous

    7 January 2013 at 12:38

    ciao, ti leggo perchè al contrario di tante altre fb almeno sai scrivere l’italiano. Non ti perdono però il A GRATIS che scrivi spesso. Si dice gratis!! Per il resto tutto ok. Continua così che sei brava!

  31. Ludovica Cesarini

    19 April 2013 at 10:37

    Sono una blogger così sfigata che le aziende le contatto io evitandomi inutili trasferte e relative incazzature. Navigo in internet,leggo libri, leggo riviste,vado in giro e quando vedo quello che mi piace mi regolo di conseguenza. ma non ruota tutto attorno alle aziende e ai brand…io voglio parlare di moda come piace a me.
    Tu, sei una grande…puoi scrivere nella forma che ti pare, quello che mi resta è il concetto che esprimi. Che non si limita al solito “oggi mi sono messa questo”, ma sa fare pure critica con ironia. Non è da tutte. Brà!

  32. Mina Masotina

    27 May 2013 at 15:49

    Capito su questo post e rimango con la bocca aperta: STIMA TOTALE! Ho avuto una disavventura per una collaborazione ultimamente, ne ho parlato proprio oggi nel mio blog… Sappi che ho inserito questo post tra i correlati, mi piace moltissimo.