I POLLI, LA GALLINA E I BARACCHINI PER LA VIA

I POLLI, LA GALLINA E I BARACCHINI PER LA VIA

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Giannasi fa polli fritti, allo spiedo, polli come tu li vuoi dal 1967. Io non mangio carne dal 1999. Sono nata nel 1984. Adesso corre l’anno 2013. Tanto per dare un po’ di numeri. E io provo un’irrefrenabile attrazione per i baracchini (io li chiamo così) di cibo che sono per strada.
Ce n’è un altro di baracchino in zona Piazza XXIV Maggio a Milano ma fa pesce, e ogni volta che passo da lì mi impregno un po’ d’odore di fritto, e anche se il fritto non lo digerisco mi ci intingo volentieri. E’ sempre un ricordo, un timbro per dire “sono passata da lì”. Davanti c’è il mercato, con gli omini che vendono le bici (quelle rubate), e secondo me sanno anche loro un po’ di fritto.

Odio mangiare panini, alla salamella perché come ho detto non mangio carne, e a qualsiasi altra cosa, dopo la discoteca (quando ci vado), ma mi piace il rito dell’andare dal paninaro/porchettaro/chicchessia a vedere chi mangia e come. Io sono più da cappuccio e dolce.
Tutte le persone che frequentano i baracchini sono un po’ bizzarre. Da Giannasi l’altra volta c’era un omino con un cane che aveva una giacca beige e una camicia a quadretti che è rimasto lì davanti per quindici minuti. Così.
Che poi Giannasi non è un baracchino, ma un chiosco serio diciamocelo. E anche i chioschi influiscono positivamente sul mio umore. C’era il Chiosco di Firenze dove andavo sempre a prendere il cocomero, quello di Milano dove andavo a prendere il cocco (no, quella era una roulotte).
Alla fine la verità è che per me camper/roulotte/camion/chioschi sono tutti baracchini. Tutti che mi fanno sorridere. Perché trovi quello con la pancia all’aria che si scaciotta i piedi grattandoseli con il pollicione, il fattone con il bomber verde anni Novanta chiuso fino in cima con le tasche piene zeppe di pacchetti di sigarette, chiavi e cellulare, il vecchino che va lì a passare il tempo, la ragazza/maschio che è talmente ubriaca che non ce la fa, me che accompagno i miei amici un po’ brilli.
Per me il baracchino è questo, ma è anche quello in mezzo alla strada ad Arezzo, che ha la porchetta di Monte San Savino, e dove ti ci devi fermare dopo essere stata alle Terme di Rapolano. Per stare leggera. O quello nuovo davanti al Bicocca Village che sembra un camioncino dei film americani vintage. Ha anche le caramelle gommose.
Ora che ci penso la voglio fare quest’esperienza. Voglio andare una domenica da Giannasi a fare la fila per comprare il pollo. Non per me, per me passerei dopo in pizzeria, ma la voglio fare. Chi vuole un pollo di Giannasi una domenica? Glielo porto.

Abito vintage comprato qui
Scarpe Yves Saint Laurent
Collana Nomination – My Bon Bons Collection
Occhiali Tom Ford
Foto The Old Now

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Comments are closed.
  1. Lizzy

    26 March 2013 at 8:22

    è rassicurante esistano ancora posti del genere.

    tu sei fantastica!

  2. Guapita Tondita

    26 March 2013 at 9:01

    io te lo scrivo anche qui perchè non posso farne a meno:
    1) non so se son polli o galline, ma tu sei davvero topa!
    2) il vestito cappotto vintage che già mi aveva fatto sbavare con la insta pic (?) è la meraviglia
    3) i polli allo spiedo di Giannasi sono buoni, anzi togo!