SE VUOI ANDARE IN GUERRA FAI IL CROSSFIT

SE VUOI ANDARE IN GUERRA FAI IL CROSSFIT

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Ho una “croce”: fin da piccola sono sempre stata quella addetta ad aprire le bottiglie durante le ricreazioni e i barattoli del sugo ai cenoni distruttivi o alle grigliate domenicali. Ero anche quella che se qualcuno doveva portare una busta pesante “tanto c’è la Lucy”. L’omo della situazione.
Non che io sia l’incredibile Hulk, intendiamoci, anche se con questo tempo il mio colore è sempre più verde, ma già dall’ampiezza delle mie spalle, imponenti quanto il ponte di Rialto, si capisce che non sono proprio una mezza sega.
E’ che ho sempre fatto sport, prima solo per divertimento e per socializzare, poi anche per evitare di pigliare a botte certa gente. Crescendo si diventa più nervosi. E comunque sta funzionando, dato che ancora ho resistito alla tentazione di pigliare a schiaffi qualcheduno/a.
Crescendo, inoltre, ho fatto diventare lo sport più un qualcosa di sociale in a-sociale, ovvero un momento per stare con me stessa, dato che sto sempre a contatto con mille persone, prediligendo sport tipo nuoto (libero, sia chiaro) e corsa (individuale ovviamente). Perché quei momenti in cui la mia testa va nell’acqua è come se si depurasse da ciò che è in superficie per andare nel mondo delle idee più assurde del pianeta sottomarino. Insomma, quando pratico sport mi vengono tante idee, per fortuna.

Quando da Reebok mi hanno chiesto di provare il CrossFit ho sinceramente pensato: “Figo, lo provo, io provo tutto purché ci sia da sgambettare, anche se tanto so che non mi piacerà, uno perché è di gruppo, due perché mi ricorda la palestra”.
Zero. Fare il CrossFit è come essere Demi Moore per un’ora: ti senti una soldatessa che lotta contro il nemico invisibile e che esce dalla guerra ancora più figa (nel senso estetico di “più bella”).
Allora, non è un’attività facile, nel senso che ci vogliono forza ed equilibrio, anche se ovviamente tutto si può imparare, ma sono convinta che non sia adatta a tutti, nonostante dicano sia così.
Faccio un esempio: il CrossFit si basa sui dieci punti fondamentali del fitness, dalla resistenza alla precisione. L’istruttore per la mia prova ha deciso di lavorare sul punto dell’equilibrio. Io volevo semplicemente morire, perché saltare a piedi pari (come vedete dal video sotto) su una cassa di legno è tutto tranne che facile. Per questo il CrossFit non è “popolare”, ma per quelli che “anche se non ce la fanno ce la vogliono fare” e che siano un minimo “preparati”, e non, come si dice dalle mie parti “sdatti”, ovvero non portati a fare questo tipo di cose. Ho messo troppe virgolette, forse.

Corri, salta, briga, fletti e voga: l’intensità in qualsiasi esercizio è fondamentale, anche in quello più dolce, perché la concentrazione deve sempre rimanere intensa.
Insomma, io ce l’ho fatta: ho saltato (e pompato) sulla cassa, ho fatto uno sport di gruppo e m’è piaciuto perché ho conosciuto gente simpatica e sportiva (accoppiata vincente). Anche se le Officine Reebok, dove ho fatto la prova, sono esattamente dalla parte opposta di casa mia, un pensierino ce lo sto facendo…

Leggi l’intervistina su Max.gazzetta.it
Vedi il video (è quello sotto) sempre su Max.gazzetta.it

Total look Reebok

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Comments are closed.
  1. Maria Katia Doria

    3 June 2013 at 18:21

    diciamo pure che sei brava e che se ci avessi provato io sarebbe stata una gran risata generale.
    (E che i tuoi leggins mi piacciono tanto)
    http://mariakatiadoria.blogspot.it/

  2. Lizzy

    3 June 2013 at 19:26

    è chiaro che non è per me…ad esempio!