La gente mi vede non camminare, non parlare, non fare l’aperitivo al Tasca (piuttosto al Frida). No, la gente mi vede intenta nel fare un’altra azione: pedalare. Ogni tanto su Instagram mi arrivano commenti sotto ad uno dei miei look: “Ma eri te in bici in via Torino? Dall’outfit parevi proprio te”. E chi vuoi che sia con le zeppe 24 cm che sottomettono i pedali, il cipollone in vetta al capo che m’aiuta a prendere il segnale della Tre che non piglia mai, e una mano sul cellulare che digita e digita per rispondere ai messaggi su Whatsapp (e che grazie a ciò mano e sottoscritta rischiano la vita)?
E’ che la bici mi fa sentire un po’ in Toscana, anche se la vita la metto a repentaglio a Milano, mi permette di auto-forzarmi alla calma e di allontanare la cosa che odio di più: l’ansia.
Certo è che la mia bici, poraccia, è vecchia. Fa un casino quando pedalo, che quando passo io si girano anche i muri. Quando vedo quelle super-leggere, con le ruote super fini, da uomo, non necessariamente a scatto fisso, provo un’invidia totale. Nonostante questo, il mio culetto è sul suo sellino in media un’oretta e mezzo al giorno, ma arrivo spesso a più, anche perché la preferisco al mio motorino che si ferma una volta ogni due metri.
La domanda a cui ormai mi sono pure stufata di rispondere è sempre la solita: “Ma come fai a pedalare con quei tacchi?”. Faccio. Punto e chiuso il discorso. Adesso ho ufficialmente risposto per sempre.
Poi quando ho le scarpe da ginnastica la prima cosa che mi guardano sono sempre i piedi, come se per pedalare in città ci volessero le scarpe professionali per forza.
La domanda che nessuno mi ha mai fatto è invece: “Faresti un viaggio in bicicletta?”
Sarebbe un sogno. Sempre che ci sia qualcuno a tenerti la valigia.
C’è da dire che adesso la bici è un po’ come la moto: se vai all’appuntamento in moto (non motorino) sei una figa totale, se vieni in bici sei una ganza, easy, una che non se la tira, che appena ti vedono ti dicono: “Oh, grande”. Entrambe i concetti hanno dunque una base positva.
C’è da dire che se a Milano torni come me a casa a tutte le ore in bici macinando chilometri sei un’incosciente, e che se magari gonfiassi le ruote mi verrebbero le gambe un po’ più da donna. C’è da dire che io faccio le gare, vado a tutta forza senza un motivo particolare.
Ci sarebbero da dire tante cose, per il momento dico che è mio desiderio avere una bici nuova e più leggera. Peccato che per comprarmela dovrei rinunciare a praticamente due vacanze.
Una vita di rinunzie.
Giacca vintage
Camicia Raoul
Pantaloni Aspesi
Zaino Serapian personalizzato da me
Collana Red Valentino
Scarpe Nike in esclusiva da Foot Locker
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FOLLOWPIX
7 June 2013 at 9:28Vabbe Lucy tu sei un mito non devi aggiungere nulla!
P.s. andata bene a Parigi poi?
Anna
Lucia Del Pasqua
7 June 2013 at 9:28@followpix Cara grazie! Sì sì manco tanto gelo 😉
Lilli
8 June 2013 at 15:46Fai bene! Io non sono mai riuscita ad imparare..! Molto carino il look!:) Un bacio Lucia!