NON SONO BASSA E NON HO UN MIGNOLO SBILENCO. OH.

Ho già discusso sugli abiti lunghi, non so né quando, né dove, né come, quindi non metterò alcun link perché la mia memoria è molto limitata. Ho già detto che mi piacciono e che me li metto pur non essendo un metro e ottanta di donna. Che poi adesso voglio chiarire una cosa una volta per tutte: io non sono bassa. Le ragazze alte quasi un metro e settanta sono normali, non basse. Oh.
No perché nove persone su dieci quando mi vedono mi dicono: “Ah, ma te sei così bassa?!”. No, è che sono alta con i miei usuali dodici-quattordici cm di tacco, è diverso. Senza sono normale.
Ci sono due cose che mi offendono: una è quando mi dicono “che non sono all’altezza”, e l’altra è quando mi fanno notare che ho il mignolo della mano destra sbilenco. Se il mio mignolo è sbilenco, lo odio tra l’altro, non è per colpa mia, ma di un macellaio aretino che osava pure chiamarsi dottore.
Quindi io mi metto gli abiti lunghi anche con queste due “carenze”.

C’ho pensato dopo che il nero su nero su nero in foto viene malino, ma era troppo tardi. Chissà come mai non ho messo una delle mie giacche coloratissime… forse perché m’ero offesa per una delle due cose sopra citate.

Forse noi “basse-che-in-realtà-non-lo-siamo” siamo più guitte, perché avendo meno centimetri su cui far passare pensieri, neuroni, neutrini, mi rinchiudono alla neuro, abbiamo una mente più veloce.
Forse noi “dal-dito-ad-Arco-di-Costantino” siamo più fighe perché abbiamo un segno particolare. E se è per questo, avevo pure un sesto dito nel piede che mi usciva dal quinto. Ah, che bella scena.
Forse noi “basse-che-in-realtà-non-lo-siamo” e “basse-che-in-realtà-non-lo-siamo” siamo uniche e basta. Come quella banca che “è differente”, o le giacche dei grandi stilisti che ci fanno credere di far realizzare artigianalmente dicendo che “ognuna è diversa dall’altra”. Sì.

Forse sto scrivendo boiate. Ma io non sono bassa, e ho un mignolo “particolare”.