INSULTA LA BLOGGER E VINCI UN VIAGGIO ALLE MALDIVE

INSULTA LA BLOGGER E VINCI UN VIAGGIO ALLE MALDIVE

Il bello dell’arrangiarsi è che t’accontenti, anzi riesci ad accontentarti quando tutti vogliono e pretendono sempre la Luna, gli astri, il mare e le montagne. Con la neve, che se non c’è non si scia.
Rivedendo queste foto di Montecarlo fatte da Elisabetta stavo pensando al pre: arriviamo col vomitino lì lì dopo quattro ore di pulmino non facilissimo e la camera non c’è. Avremmo dovuto alzare la voce, soffiare un po’, per poi aprire stizzite la valigia a caso, infilarci il costume e fare quelle malate di sole. Sbatti, no?

No se t’arrangi, che vuol dire uscire dall’hotel, oKKupare con la K tre sdraie, non lavarsi manco (si vede dai capelli lerci), non mettersi il costume senza litigare poi con se stesse per non essersi abbronzate e chiacchierare con gente che ti sta simpatica (sennò per come sono fatta io avrei o fatto finta di dormire o dire ciao ciao). 

Non c’è stato sole, non eravamo in costume, ma eravamo a parlare. E’ stato più d’accontentarsi.
Ero con Elisabetta, Elena e Carlotta, una giornalista di carta stampata di una classe pazzesca, che non ha fatto altro che porci domande sui blog e le blogger. Sia lodato Gesù Cristo.
Qualcuno che non sa dichiaratamente nulla dei blog e che non comincia la sua conversazione con “Siete una manica di ragazzine stupide ed egocentriche che guadagnano un sacco di soldi per fare nulla”, è la manifestazione d’un miracolo, insomma. Pare che chi insulta di più una blogger vinca un premio.
Tralasciando il discorso che personalmente:
1) Non sono una ragazzina ma una donna (purtroppo non ho più 18 anni)
2) Non sono stupida ma stupidina, da mezza bionda e gialla
3) Guadagnare?
4) Fare tutto
5) Questi insulti ce li scambiamo tra noi blogger, non sono ammesse estranee alla casta. Solo noi ci possiamo odiare l’un l’altra.
Sono rimasta scioccata nel trovare qualcuno, specie una giornalista, che non odiasse a priori le blogger.
Diamine noi siamo quelle che rubano il lavoro ai professionisti (ma chi?), che ci facciamo dei gran bei viaggi a gratis (anche quei professionisti in realtà), che abbiamo una vita facile, dato che ci regalano tutto (vero, tante cose sono simpatici presenti, magari mi regalassero tutto, ovvero una 6D, un motorino, un viaggio alla Maldive….), siamo quelle che ci facciamo due foto e guadagniamo cinque mila euro (non siamo tutti Chiara Ferragni, purtroppo), siamo quelle lese di testa sempre attaccate allo smartphone, incapaci di scrivere e di parlare l’italiano e in italiano, ma al massimo il siciliano o l’inglese imparato alla scuola bilingue più figa di Milano.
Carlotta era più vogliosa di capire che di insultare. E io mi chiedo: perché non potrebbero essere tutti come Carlotta? Curiose e intelligenti. Dico: se adesso lei mi odiasse la stimerei lo stesso, perché è una che m’ha studiato.
Finiamola di insultare, farci insultare, e insultarci a vicenda tra blogger, che è davvero uno spreco di tempo, nervi e fiato. L’asilo Mariuccia ha un limite d’età. e noi l’abbiamo ampiamente superato.
Abito e cintura vintage
Scarpe P.A.R.O.S.H
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