Steal and Clean: Lina vittima della banda di gatti pulisci-ciotole

Steal and Clean: Lina vittima della banda di gatti pulisci-ciotole

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Tutte le mattine un padrone esce dal soffice talamo con tanto di mani incrociate sul petto (sarcofago-style) perché calpestato da un gatto veramente o fintamente affamato. Si sa che i gatti spesso fanno scena.
Tutte le mattine un gatto si adopera per far gorgheggi che finiscono per lo più con toni acutissimi, con l’unico obiettivo di svegliare il padrone non ancora tramortito dal suono della musichetta di Rocky della sveglia dell’iPhone o da una delle canzoni più tamarre di Pitbull dell’ultimo modello di Samsung bianco lucido.
Tutte le mattine un gatto sorpassa, passa, cincischia il corpo del padrone, il quale colto dopo due centesimi di secondo da istinti animaleschi, in ordine temporale sorride, accarezza, vorrebbe limonare il quadrupede, ed infine, per un mix di amore, compassione, senso del dovere, senso materno, si alza.
Questo perché il simpatico micetto reclama cibo. Poco importa se la fame è reale o meno, il teatrino va in scena tutte le mattine alle 7,30, il gatto ha da miagola’, e successivamente deve mangiare, o annusare, o snobbare.
Stamane Lina ha cominciato con le sue prove di canto miagolesco prima del solito, così la sottoscritta, sempre prima del solito, ha fatto come Lazzaro, s’è alzata e ha camminato in direzione cucina. Tempo di percorrenza, lo dico con certezza perfino senza Google Map, cinque secondi. Arrivata a destinazione, via della Cucina 32, apro la busta di Felix Sensations, verso il contenuto cercando di non farlo uscire dalla ciotola, dato che Lina quando cerco di versarle qualsiasi cosa sul proprio piattino fa da “ombrello” mettendo prima la testa esattamente sopra la ciotola ancora vuota (dovrò comprare uno shampoo per gatti), e faccio le solite cose che faccio tutte le mattine: accendo il mac, mi faccio un Nespresso e comincio il rito dell’apparecchiamento della colazione.
Questa volta mi dilungo dietro a dei cereali nuovi, tentando di trovare più fiocchi di mais possibili al cioccolato in mezzo ad una foresta giallo-monocolore, una sorta di raccolta ciocco-punti nella quale avrei vinto niente popo di meno che cinquecento calorie in più.
Quando Lina sale sul tavolo per cercare il calore del computer passa ad un secondo tempo di gorgheggi violenti, che dapprima non sento perché con la mente affogata nel latte e nelle onde del mare passato.

“Lina-Lina-Lina-Lina!”

In genere quando le ripeto di fila il suo nome, lei mi guarda, miagola di contro due o tre volte e ammutolisce. Stavolta non s’è ammutolita.
Mi alzo per fare un check della casa, manco un gatto fosse un cane da guardia che ha appena avvistato un ladro, ma ovviamente non vedo nulla di strano, così mi risiedo, le faccio una carezza, lei alza un po’ il capino verso l’alto, presa da un raptus di godimento, ma poi ricomincia.
Mi rialzo, sposto la poltrona per prendere il laccio preferito di Lina per giocare e trovo la ciotola vuota.
Strano, lei non mangia mai tutto, lascia sempre qualcosa, e poi non divora, spiluzzica piano piano.

Allora le riverso il cibo, lei si rimette a fare ancora l’ombrello con il capino, stavolta lascio cadere senza curarmene un po’ di croccantini in qua e in là e ritorno al mio mac, ancora con i boxer di Titti e la canotta da camionista in pausa (bè, il famoso lavoro da casa…).
Ma niente, Lina torna su e riattacca la musica. Io mi rialzo, ritrovo la ciotola vuota e rimetto i croccantini.
Alla quarta volta, mossa da strani sospetti, apro il Corrierefelino.it per vedere se questo strano caso della ciotola vuota era successo solo a me.
Ed ecco in prima pagina: “Famigerata banda di gatti pulisci-ciotole si aggira in città. Dicono si chiami Steal and Clean: sono l’incubo del quartiere, ed è giallo”.
Quindi l’arcano è svelato, sono stati loro, o meglio uno di loro.

Dotata di lente da ispettore Gadget mi aggiro nel luogo del misfatto e comincio a cercare indizi, perché a casa mia il colpevole va sgominato ad ogni costo.
Dopo essermi studiata bene i profili dei papabili mascalzoni, comincio il brain storming con me stessa: non ho trovato un fiore o un bigliettino di ringraziamento, quindi magari non è stato Bon Tony, il gatto fissato con il galateo che ringrazia dopo averti rubato il pranzo; non ci sono segni di gelosia, Lina non ha graffi, quindi significa che potrebbe non essere stata Jolie, la gatta in cerca del gatto giusto, anche perché ultimamente Lina inciucia con Winnie, che non è un gatto ma un orsetto, quindi…
Non può essere stato nemmeno Jhonny, perché smemorato com è si sarebbe dimenticato sicuramente qualcosa, che ne so, un tira-graffi portatile, uno dei tanti collarini regalatogli da una gatta morta; Briciola_96 ama mangiare cibi nuovi, e questo avrebbe potuto penalizzarla, ma ha il vizio di condividere tutto, e poi sono andata a cercare l’hashtag #ciotolapulita ma non ho trovato nulla.
Pasticcio e Rocky li escludo io perché hanno dei nomi che mi stanno troppo simpatici.

Guardo Lina che mi riguarda a questo punto ammutolita e visibilmente arrabbiata in cerca di un consiglio e solidarietà.

“Lina, sediamoci attorno ad un tavolo e discutiamone prima di chiamare la Cat-Polizia”

Amici gattari, voi avete qualche idea sul colpevole?

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