NON MI RESTO’ CHE MANGIARE (COLPA DELLE FRAGOLE)

Eppure sono arrivata prestissimo. Quando ancora la cucina era bella pulita e quasi inodore, nessun aroma di cipolla fresca, né di gamberi crudi, le organizzatrici già in crisi perché mancavano scampi, e le food blogger avevano appena cominciato a snocciolare fave. Insomma sono anche arrivata presto.
Sono giunta allo spazio Presso Kook Sharing per l’evento de La Molisana alle 18,30, mi sono offerta di fare qualcosa, di aiutare, di tagliare un pomodoro, uno, di ramazzare per terra (no, non è vero), ma niente. Ho attaccato il mio telefono al caricabatterie.
Alla fine non è che io non abbia voluto fare nulla di utile, non m’hanno fatto mica fare nulla. Non ci resta che bere. Sì, le fashion blogger bevono, vedi me, Arianna e Valentina.
Effettivamente io do ragione a tutti quelli che non m’hanno fatto avvicinare a chicchessia materia prima, perché dopo i miei fusilli con le fragole sono stata segnata a vita. Ovvero: il mio soprannome della serata è stato: “Fragolina”. Ovvero che la gente mi vedeva e mi diceva: “Ah, ma te sei quella che ha fatto la pasta con le fragole” e si metteva le mani nei capelli. Ovvero che guardava come ero vestita (vestitino e zeppa centimetri 14) e intuiva la mia non “perfetta scaltrezza” nel fare qualsiasi tipo di “mestiere casalingo”. Anche se questo non è vero: se cucino (con la stessa frequenza in cui ci sono i mondiali di calcio) mi insudicio tutta e spignatto(anche) con scarpe alte e vestitino.

E tuttavia qualcosa ho fatto: ho mangiato le Caserecce di coccio dei Singerfood,  che oltre ad essere simpatici, una coppia da invidiare ancora di più perché sono pugliesi, sono bravi: Francesca è l’ingegnere che manda mail, organizza, fa e disfa, Piero cucina (bene assai). Insomma, sono troppo bellini.
Ho inoltre goduto in maniera non indifferente nel mangiare quel piatto di pasta dal forte odore di formaggio.
E ho osservato: che le mangiapanini vengono anche agli eventi food, non solo fashion, a fare le scorte, che la gente che mangia è sicuramente più felice, che il mondo “cibo” mi piace perché sono tutti più simpatici in generale e che, nonostante tutto, riproverò a fare pasta alla frutta, che mangerò solo io, ma devo per principio.

In tutto ho fatto tre azioni, anche se la principale è stata mangiare. Le fashion blogger mangiano (io sì).

Voglio essere sincera: era da un pezzo che non mi divertivo ad un evento, perché in genere agli eventi non succede mai nulla, invece qui c’era da spignattare, parlare, mangiare, capire come fare un purè di fave e pecorino e far finta di chiedere di dover essere d’aiuto. E poi perché il fatto di essermi messa un grembiule mi ha resa un po’ meno fashion e più blogger. Non che già io non lo sia, ma ogni tanto è bene ricordarsi che le cose caserecce (come la pasta La Molisana, per l’appunto), meno impostate, meno “apparenti” sono sempre quelle più divertenti. Sì, sempre.

A questo punto non avete scelta: mettetevi un grembiule e fate la ricetta dei Singerfood, le Casarecce di coccio. Bastano le caserecce La Molisana, pomodorini fiaschetto, una cipolla rossa rucola, della ricotta forte, cacioricotta pugliese, olio, sale e via. Io ovviamente ci aggiungerò fette di mele cotogne o pezzi di cocomero con semi, a seconda della mia ispirazione, via.